Omaggi ai clienti: la disciplina fiscale per i professionisti e le novità dal 2025

Omaggi ai clienti: la disciplina fiscale per i professionisti e le novità dal 2025

Studio Genise

Con l’avvicinarsi delle festività, aumenta l’interesse dei professionisti verso gli omaggi destinati a clienti, collaboratori e dipendenti. Il tema è centrale non solo dal punto di vista delle relazioni professionali, ma anche dal punto di vista fiscale, in quanto si tratta di fattispecie all'apparenza simili che la normativa tributaria tratta con modalità differenti. Si aggiunga che dal 18 giugno 2025 sono entrate in vigore importanti novità che incidono sulla deducibilità e sulla tracciabilità dei pagamenti.

Questa guida analizza in modo chiaro e aggiornato la disciplina applicabile agli esercenti arti e professioni, con indicazioni pratiche per una corretta gestione di omaggi, cene e spese correlate.

1. Omaggi ai clienti

Gli omaggi - ovvero tutti quei beni acquistati per essere ceduti a titolo gratuito ai clienti -  rientrano nella più ampia categoria delle spese di rappresentanza disciplinate dall’art. 54-septies TUIR. Per i professionisti, sono deducibili nel limite dell’1% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta.

1.1 Omaggi sotto i 50 euro

Per i professionisti, gli omaggi di valore unitario inferiore a 50 euro rientrano nel limite di deducibilità dell’1% dei compensi. Si distinguono da quelli di valore superiore, in quanto l’Iva assolta sull’acquisto è detraibile. La successiva cessione gratuita è invece ugualmente irrilevante ai fini IVA (fuori campo IVA).

Si ricorda che nel caso di un omaggio composto da più beni (ad esempio: la tipica cesta natalizia) l'Agenzia delle Entrate ha precisato che il valore di 50 euro deve essere riferito al valore complessivo dell’omaggio e non a quello dei singoli beni che lo compongono.

1.2  Omaggi sopra i 50 euro

Per i professionisti gli omaggi di valore unitario superiore a 50 sono a tutti gli effetti delle spese di rappresentanza deducibili nel limite dell’1% dei compensi e l’Iva assolta sull’acquisto è indetraibile. La successiva cessione gratuita rimane irrilevante ai fini IVA. 

1.3 Il requisito dell’inerenza

Per essere deducibile, l’omaggio deve essere inerente all’attività professionale. La Cassazione (n. 26553/2025) ha chiarito che non è sufficiente la dimostrazione dell'astratta possibilità di ricomprendere un bene tra le spese di rappresentanza, in considerazione della sua natura, perché un professionista possa dedurre dal reddito di lavoro autonomo l'onere sostenuto per il relativo acquisto, ma occorre altresì provarne la destinazione a finalità non personali, ma promozionali dell'attività esercitata

1.4 Il criterio di cassa

Gli omaggi, cosi come le spese di rappresentanza, sono deducibili per i lavoratori autonomi nel periodo d’imposta in cui sono stati pagati, indipendentemente quindi dalla loro competenza economica.

Ad esempio: acquisto e pago a dicembre 2025 delle bottiglie di vino per festeggiare l'anniversario decennale dello studio che si realizzerà però a gennaio 2026. La spesa è deducibile nel 2025.

2. Novità 2025: obbligo di tracciabilità dei pagamenti

Dal 18 giugno 2025 la deducibilità degli omaggi è subordinata all’uso di strumenti di pagamento tracciabili.

2.1 Strumenti ammessi

  • bonifici bancari o postali;
  • carte di credito, debito, prepagate;
  • assegni;
  • strumenti digitali tracciati (PayPal, Satispay, Apple Pay, Google Pay);
  • strumenti esteri purché tracciabili.

2.2 Strumenti non ammessi

  • contanti;
  • circuiti di credito commerciale non riconosciuti;
  • software che “simulano” la tracciabilità.

2.3 Obbligo valido anche all’estero

La tracciabilità è richiesta anche per spese sostenute al di fuori dell’Italia.

2.4 Prova della tracciabilità

Dal momento che le verifiche avvengono dopo anni è si consiglia di conservare - magari unitamente alla fattura - gli elementi di prova dell'avvenuto pagamento. Documenti ammessi:

  • indicazione del metodo di pagamento in fattura;
  • ricevute POS;
  • estratti conto;
  • conferme digitali della piattaforma di pagamento.

3. Omaggi ai dipendenti e collaboratori: deducibilità e fringe benefit

A differenza di quelli rivolti ai clienti, gli omaggi ai dipendenti non sono spese di rappresentanza. Secondo l’orientamento prevalente della dottrina, sono considerate spese per prestazioni di lavoro e come tali integralmente deducibili.

3.1 Regime fiscale per il dipendente

Gli omaggi costituiscono reddito da lavoro e come tali tassati in capo al dipendente, ma possono beneficiare dell’esenzione prevista per i fringe benefit, entro i seguenti limiti (2025):

  • 1.000 euro per i dipendenti senza figli a carico;
  • 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico.

3.2 Cosa rientra nei fringe benefit

  • buoni regalo (voucher);
  • rimborsi utenze domestiche;
  • rimborsi affitto prima casa;
  • rimborsi interessi mutuo prima casa.

Se il limite complessivo viene superato, l’intero importo diventa imponibile per il dipendente.

4. Pranzi, cene natalizie ed eventi: sono deducibili?

I pranzi e le cene natalizie e gli eventi in cui sono presenti esclusivamente i dipendenti in genere non rientrano tra le spese di rappresentanza, ma possono essere dedotte come spese inerenti il personale e quindi all’attività professionale.

4.1 Perché sono considerate inerenti

Secondo la circolare 34/2009:

  • favoriscono la coesione del gruppo;
  • migliorano il clima interno;
  • rappresentano una prassi consolidata negli studi professionali.

4.2 Limiti di deducibilità

Si ricorda tuttavia che le spese relative al vitto e alle bevande sono deducibili:

  • al 75%,
  • entro il limite del 2% dei compensi percepiti.

4.3 Eventi con clienti

Pranzi, cene ed eventi con clienti o potenziali clienti rientrano invece tra le spese di rappresentanza se correlate a finalità promozionali e come tali sono deducibili per i lavoratori autonomi nel limite dell’1% dei compensi percepiti nel periodo d’imposta.

5. Regimi agevolati: minimi e forfettari

5.1 Regime dei minimi (residuale)

Per chi è ancora nel regime dei minimi:

  • le spese per omaggi, vitto e alloggio sono integralmente deducibili se inerenti;
  • non si applica il limite dell’1%;
  • rimane la soglia di 50 euro per singolo omaggio prevista dalla prassi.

5.2 Regime forfettario

Per i contribuenti in regime forfettario:

  • le spese per omaggi non sono deducibili analiticamente;
  • il reddito è determinato con coefficiente di redditività;
  • la disciplina degli omaggi è irrilevante.

6. Omaggi e IRAP: cosa cambia per studi associati

Dal 2022 i professionisti persone fisiche non pagano più IRAP. Restano però soggetti all’imposta:

  • studi associati;
  • associazioni professionali.

6.1 Trattamento fiscale degli omaggi

  • Omaggi ai clienti → seguono le regole IRPEF (limite dell’1%).
  • Omaggi ai dipendenti → solitamente indeducibili ai fini IRAP, salvo casi con deducibilità specifica prevista dalla legge.

Conclusioni

La disciplina degli omaggi per i lavoratori autonomi è stata aggiornata nel 2025, soprattutto sul fronte della tracciabilità dei pagamenti e della corretta qualificazione delle spese. Una gestione attenta consente di:

  • pianificare meglio le spese ed evitare costi indeducibili;
  • ottimizzare i fringe benefit ai dipendenti;
  • gestire correttamente eventi e cene di studio;
  • rispettare i limiti previsti dalle regole fiscali.

Per valutazioni personalizzate o per impostare una policy interna sugli omaggi potete contattare lo Studio Genise.

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